Presentazione DheaSport

L'associazione polisportiva dilettantistica DheaSport nasce nel 2006 svolgendo attività sportive sul vasto territorio Flegreo.
Una delle caratteristiche su cui si basa il modello DheSport è il lavoro svolto quotidianamente da istruttori specializzati per l'integrazione di ragazzi diversamente abili avvicinandoli al mondo dello sport quali,il nuoto,calcio a 5,atletica leggera,sia a livello promozionale che a livello agonistico,contando attualmente un numero di circa 30 allievi.
La DheaSport è regolarmente affiliata alla F.I.S.D.I.R.(Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) e alla F.I.N.P.(Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) grazie alle quali partecipa annualmente a manifestazioni di carattere regionale,nazionale ed internazionale.
Infine abbiamo un gruppo di atleti di nuoto non vedenti di età compresa tra i 10 e 13 anni .

domenica 18 settembre 2011

CORSO DI FORMAZIONE PER ISTRUTTORE C.I.P. DI NUOTO


Relazione  di fine corso

LE MIE ESPERIENZE LAVORATIVE INIZIARONO NEL 2003/2004 QUASI PER CASO QUANDO MI PROPOSERO DI COORDINARE UN GRUPPO DI ATLETI  DIVERSAMENTE ABILI IN UN CENTRO SPORTIVO DI POZZUOLI CON LA SOCIETA’ SPORTIVA A.F.D.H.A. SPORT FLEGREA.
E’ INUTILE NEGARE CHE IL PRIMO IMPATTO E’ STATO UN PO’ DRAMMATICO, RITROVARSI DI FRONTE A TANTE PROBLEMATICHE E DIFFICOLTA’ CONTEMPORANEAMENTE.
 NN  ERA MAI CAPITATO,NON SAPEVO DA DOVE INIZIARE ,COME APPROCCIARMI AI RAGAZZI ,CHE TIPO DI LAVORO PROPORRE E SOPRATTUTTO COME INSEGNARE LORO LA TECNICA DELLE QUATTRO NUOTATE E COSI IL LINGUAGGIO DA UTILIZZARE.
CON L’AIUTO DEL RESPONSABILE DI BORDO VASCA E COL TRASCORRERE DEL TEMPO SON RIUSCITO A SENTIRMI PIU SICURO DI ME ED AFFRONTARE OGNI ATLETA IN MODO DIVERSO ED IN BASE ALLE DIFFICOLTA ,CHE SIANO MOTORIE OPPURE CEREBRALI, TROVARE UN  OPPORTUNO METODO DI INSEGNAMENTO.
HO PARTECIPATO CON LA SQUADRA A DIVERSE MANIFESTAZIONI SPORTIVE AGONISTICHE E PROMOZIONALI ED IN PARTICOLARE MI E’ STATO AFFIDATO UN ATLETA CON DISABILITA’ FISICA(POLIOMIELITE) CHE E’ UN ATLETA DI’ INTERESSE NAZIONALE ,CAMPIONE ITALIANO NEI 50, 100 , 400 STILE LIBERO E  PER CONCLUDERE MEDAGLIA DI BRONZO A BERLINO MEETENG MONDIALE NEL 2005/2006   NEI 400 METRI STILE LIBERO.
La poliomielite è una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati o tramite la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. Il poliovirus si moltiplica nella mucosa oro-faringea, nell’intestino e nei tessuti linfatici sottostanti e può diffondersi anche attraverso le feci, ben prima che i sintomi della malattia siano evidenti. L’uomo rappresenta l’unico serbatoio naturale del virus della poliomielite, che può


colpire persone di tutte le età ma principalmente si manifesta nei bambini sotto i tre anni. Non esistono cure per la poliomielite, se non trattamenti sintomatici che possono solo in parte minimizzare gli effetti della malattia. L’unica strada per evitare potenziali conseguenze è la prevenzione tramite vaccinazione
LA MIA COLLABORAZIONE CON LA SOCIETA’ SPORTIVA A.F.D.H.A. SPORT FLEGREA FINISCE  NEL 2006 QUANDO HO AVUTO LA POSSIBILITA’ DI INSERIRMI IN UN ALTRO CENTRO SPORTIVO (A.S.D. SPORTING CLUB FLEGREO) ANCORA PIU ORGANIZZATO DOVE POTEVO ESPRIMERE AL MEGLIO TUTTE LE MIE IDEE ED I MIEI METODI.
ORMAI LA MIA ESPERIENZA CON I RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI ERA INIZIATA E NON POTEVO NON CREARE LO STESSO PERCORSO ANCHE ALLO SPORTING CLUB FLEGREO DOVE SUBITO HO ORGANIZZATO UN NUOVO GRUPPO CHE CONTA CIRCA 7 RAGAZZI CON DISABILITA’ FISICA E CIRCA 5 CON DISABILITA’ MENTALE.
TUTT’ORA SONO IL RESPONSABILE DEL GRUPPO DISABILI  E PER DI PIU GRAZIE ALLE MIE ESPERIENZE PASSATE E SOPRATTUTTO ALL’IMPEGNO DIMOSTRATO NEGLI ANNI SONO STATO ELETTO REFERENTE TECNICO  REGIONALE  DELLA CAMPANIA CON GIA’ 2 ANNI DI ESPERIENZA.
SIAMO STATI NEL 2007/2008 A CERVIA CLASSIFICANDOCI AL 5° POSTO E L’ANNO SCORSO 2008/2009 A CASERTA  CLASSIFICANDOCI  AL 4° POSTO.
QUEST’ANNO CI ASPETTA MONTECATINI DOVE ORGANIZZERO LA SQUADRA AL COMPLETO E CON LA VOGLIA DI FAR VINCERE I RAGAZZI SIA NELLO SPORT CHE FUORI.
IN TUTTI QUESTI ANNI SE DOVESSI RACCONTARE DEGLI EPISODI PARTICOLARI ANZI UNA STORIA ,QUELLA CHE PIU MI HA COLPITO E CHE ANCORA OGGI RICORDO E SEGUO CON IL CUORE E’ LA STORIA DI  DUE  RAGAZZI DOWN(La sindrome di Down è una malformazione congenita dovuta ad un'anomalia cromosomica, infatti nella persona si riscontra la presenza di 3 cromosomi 21 anziché 2. Si parla di Trisomia 21 libera o Trisomia da non disgiunzione se il cromosoma "in più" fluttua libero; questa è la modalità più comune per la nascita di un bambino down. La Trisomia da traslocazione si verifica invece quando il cromosoma 21 "in più" è legato ad un altro cromosoma. Una forma ancora più rara di Sindrome Down è rappresentata dalla Trisomia a Mosaico, in cui nello stesso individuo sono presenti cellule di due tipi diversi e cioè alcune con 46 ed altre con 47 cromosomi.
Una persona con Sindrome di Down presenta fin dalla nascita delle lievi anomalie del cranio, del volto, delle orecchie e delle mani, talvolta associate ad una modesta riduzione del tono muscolare. A queste anomalie si associano un modesto deficit dell'accrescimento, un ritardo dello sviluppo motorio e del linguaggio ed un ritardo mentale moderato o severo.Tra il 30% e il 60% delle persone con sindrome di Down, è affetto da cardiopatie congenite, in particolare da difetti dei cuscinetti endocardiaci.Una caratteristica neurologica peculiare è la degenerazione del sistema nervoso, che configura un quadro clinico simile alla malattia di Alzheimer. Questa patologia colpisce una parte delle persone con sindrome di Down dopo i 35 anni.  I problemi di salute nelle persone Down in età adulta comprendono, in ordine crescente: anomalie cardiache congenite e acquisite (30%), malattie polmonari croniche (30%), epilessia (37%), demenza presenile tipo Alzheimer (42%),  osteoporosi con conseguente frattura delle ossa lunghe (50%), deficit sensoriali acquisiti (50%) e problemi comportamentali (50%), perdita delle abilità cognitive (55%-75%).
L’analisi della disabilità determinata dalla Sindrome di Down è stata realizzata attraverso la definizione di alcune tappe fondamentali che individuano il percorso di vita: la prevalenza alla nascita e la morbosità ospedaliera.  Sono queste delle fasi fondamentali che consentono di cogliere i differenziali fra persone affette dalla patologia e non.
L’ottica di analisi è prevalentemente demo-sanitaria, anziché sociale: in questo secondo caso, infatti, sarebbe necessario fare riferimento ad altre tappe fondamentali: l’ingresso nella scuola, la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro, la transizione dal mondo del lavoro al pensionamento. Adottare questo approccio di analisi sarebbe estremamente interessante anche per le altre tipologie di disabilità causate da malformazioni congenite; tuttavia non è quasi mai possibile a causa della carenza di dati.)
SI CHIAMANO MARCO E MARIA ,SON VENUTI IN PISCINA GIA’ CON MOLTO ENTUSIASMO E TRA L’ALTRO SI SON CONUSCIUTI PROPRIO FACENDO ATTIVITA’ FISICA IN ACQUA.
AVEVANO TERRORE DELL’ACQUA ,INFATTI  INIZIALMENTE  ENTRAI  IN ACQUA CON LORO PER FARGLI ACQUISTARE SICUREZZA. L’Ambientamento   Inizia inevitabilmente con un periodo che da sempre   è definito come la tappa fondamentale  per l’evoluzione tecnica specifica di tutti i soggetti che si avvicinano al mondo dell’acqua e al nuoto come disciplina sportiva. l’ambientamento deve interessare tre aspetti legati in modo sistemico tra loro, e che sono:
         aspetto psicologico – controllo delle emozioni: ansia, fobie, allegria;

         aspetto fisico – sensoriale – abituarsi all’acqua: superamento del fastidio dell’h2o;

         aspetto motorio – sistemi di riferimento: formazione schemi motori e senso percettivi
Ø   MAN MANO GLI PROPONEVO DEGLI ESERCIZI  INIZIANDO SU DORSO SOPRATTUTTO ESERCIZI DI  SCIVOLAMENTO COME spinta e galleggiamento con le braccia in alto, braccia lungo i fianchi e battuta gambe, bracciate alternate partendo dalla posizione di braccia lungo i fianchi.
Ø CI SON VOLUTI ALMENO 6 MESI PER ACQUSTARE PADRONANZA SUL DORSO DOPO DI CHE HO INIZIATO A PROPORGLI ESERCIZI SULLO STILE LIBERO DOVE AVEVANO ANCORA PIU DIFFICOLTA’ VISTO CHE SUBENTRAVA ANCHE LA RESPIRAZIONE.
Ø   AVEVANO Difficoltà ad eseguire movimenti blandi, Tra gli arti e la respirazione, Tra gli arti superiori ed inferiori. COSI HO INIZIATO FACENDOGLI FARE ESERCIZI VICINO AL BORDO VASCA CERCANDO DI PORRE ATTENZIONE ALLE GAMBE CHE SPESSO TENDEVANO A MUOVERE CON DISCONTINUITA’ POI HO INSERITO LA RESPIRAZIONE  FRONTALE PER POTER COORDINARE GAMBE E RESPIRAZIONE. TANTI ESERCIZI DI SCIVOLAMENTO E POI PER CONCLUDERE L’INSERIMENTO DELLA BRACCIATA DA COORDINARE CON GLI ARTI INFERIORI E CON LA RESPIRAZIONE.
Ø E’ STATO UN PERCORSO LUNGO, LENTO MA PIENO DI SODDISFAZIONI VISTO CHE ATTUALMENTE QUESTI DUE ATLETI
        HANNO  AVUTO ANCHE RISULTATI A LIVELLO AGONISTICO           ESSENDO PER ORA CAMPIONI REGIONALI NEI 50 METRI SL .E PER DI   PIU SI SON INNAMORATI E VIVONO ANCORA OGGI UNA GRANDE STORIA D’AMORE!!!!!!
MA CIO’ CHE CONTA E’ CHE QUESTI RAGAZZI VINCONO QUOTIDIANAMENTE LA SFIDA PIU IMPORTANTE E LE DIFFICOLTA’ CON TANTA FORZA E TOCCA SOLO A NOI I COSIDETTI NORMODOTATI AVVICINARSI A LORO E FARLI SENTIRE PARTE DELLA SOCIETA’.

Nessun commento:

Posta un commento